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    Io non ho paura… essere resilienti (5a B)

    Dal 5 Marzo, a causa dell’emergenza sanitaria Covid-19, si è dato avvio alla modalità di didattica a distanza che ha visto, seppure con alcuni fisiologici disagi iniziali, l’attivazione e la collaborazione di differenti autori: gli insegnanti e la grande famiglia. La protagonista principale è stata la creatività e la capacità di ciascuno ad essere resilienti. Resilienti? Cosa rappresenta in realtà questo termine, a molti ignoto? E’ la capacità che ciascuno di noi ha di fronteggiare eventi traumatici in maniera positiva, riorganizzando la propria vita, riadattarsi, restando sensibili alle opportunità positive che la vita offre. Purtroppo, questo periodo è abbastanza traumatico per vari motivi: dal non poter giocare con i propri amici, al divieto di fare passeggiate, fino all’impossibilità fisica di incontrare nonni, cugini e maestre.

    I docenti della classe 5^B hanno dato origine al progetto didattico chiamato “IO NON HO PAURA!”. Inizialmente è stato chiesto agli alunni di raffigurare le modalità che ciascuno sta attuando in questo periodo per affrontare la quotidianità con spirito positivo. I disegni rappresentano, certamente, momenti particolari di evasione personale, come il presenziare in cucina nel supportare il caregiver nella preparazione di dolciumi, oppure nella stanzetta per svolgere i compiti e dipingere, sul divano alle prese con la playstation, a leggere libri, ad ascoltare musica, per finire sul balcone a giocare a calcio o a basket.

    Dopo l’arte creativa, in seguito all’ascolto di una favola intitolata la Felce e il Bambù, gli alunni hanno elaborato delle riflessioni personali sul modo di affrontare determinate situazioni e sulla propria consapevolezza circa il modo di crescere.

    La maggioranza della classe si definisce “bambù”, in quanto ritengono di avere l’attitudine ad una crescita maggiormente più lenta, finalizzata alla ricerca del bello e del nuovo che la vita può riservare.

    Diversamente, i bambini che per vari motivi hanno avuto una maturazione più rapida, tendono a definirsi come “felce”.

    La seconda riflessione richiesta verteva sul desiderio che essi vorrebbero raggiungere ad ogni costo.  Dalle risposte ricevute abbiamo notato, con grande meraviglia, che i bambini continuano ad essere tali e nonostante questo difficile momento riescono a non perdere la speranza nel domani e ad avere aspirazioni per il futuro. Il desiderio più frequente per loro è avere un bel lavoro e una famiglia da amare. In pochissimi hanno parlato della condizione attuale in cui si trovano, denotando in questo una ragguardevole apertura mentale verso il futuro, magari privo di incognite e con tanti sogni ancora da sperimentare e realizzare.

    Da questi lavori, pertanto, emergono alcune caratteristiche che contraddistinguono gli alunni della 5^ B, ovvero: DETERMINAZIONE, CONSAPEVOLEZZA dei propri limiti e modi di essere e di crescere, RESILIENZA. Caratteristiche che permettono loro di elaborare una maturazione sicuramente al di sopra di ogni aspettativa.

    Per concludere gli alunni hanno scritto degli acrostici con la parola Resilienza e hanno continuato a stupirci…

     Ins. Patrizia Bruno

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